«Il primo
anno di giornalismo, nella libertà, mi aveva fatto vedere che, da non pochi
plutocrati, la Chiesa era ricercata come custode di casseforti e basta.
I primi mesi ero stato avvicinato da signori opulenti, ma presto allontanato dai più di essi perché non comprendevo (per la solita “ingenuità”) i sottintesi dei loro discorsi a tavola, e mi permettevo di tirare avanti imperterrito a svolgere il magistero sociale del cristianesimo sociale.
Mi avevano fatto intravedere lauti aiuti al giornale, mi tolsero alla fine anche il saluto. Dio o Mammona: il dilemma restava».
I primi mesi ero stato avvicinato da signori opulenti, ma presto allontanato dai più di essi perché non comprendevo (per la solita “ingenuità”) i sottintesi dei loro discorsi a tavola, e mi permettevo di tirare avanti imperterrito a svolgere il magistero sociale del cristianesimo sociale.
Mi avevano fatto intravedere lauti aiuti al giornale, mi tolsero alla fine anche il saluto. Dio o Mammona: il dilemma restava».
Igino
Giordani
direttore a Roma nel 1944 del giornale “il Quotidiano”
da “Memorie di
un cristiano ingenuo” Città Nuova
Mayer Merkel & Ottmann lith., N.Y.; Published by Keppler & Schwarzmann - Library of Congress, Public Domain |
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