Andrea
Barnanes è intervenuto come rappresentante di Banca Etica all’assemblea 2017 degli
azionisti Finmeccanica Leonardo formulando questa domanda:
«Perché si
esportano arei militari in Kuwait sapendo che il Paese è coinvolto, assieme
all'Arabia Saudita, agli Emirati Arabi, all'Egitto e al Qatar nella guerra
contro lo Yemen che non ha alcuna legittimazione dal punto di vista del diritto
internazionale e che ha generato oltre 10.000 morti tra i civili, 2,5 milioni
di sfollati oltre ad abusi, crimini di guerra, ospedali, scuole, fabbriche e
campi profughi bombardati e oltre 1.000 bambini uccisi nei raid aerei?».
FinmeccanicaLeonardo è controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che possiede
il 30,204 % del capitale sociale.
La responsabilità è dunque politica.
A marzo 2017
sei organizzazioni italiane( Amnesty International, Oxfam, Movimento dei
Focolari, Fondazione Banca Etica, Opal Brescia, Rete Italiana per il Disarmo),con
riferimento all’invio di bombe prodotte dalla Rwm Italia, hanno chiesto al ministro degli Esteri di «porre
fine immediatamente al trasferimento di sistemi militari e munizionamento verso
la coalizione guidata dall’Arabia Saudita, per prevenire ogni rischio di
commettere o facilitare serie violazioni del diritto umanitario e dei diritti
umani in Yemen».
Domande
rimaste senza risposta, mentre il ministro degli Esteri Alfano si reca al
Meeting di Rimini il 24 agosto 2017 per parlare su “La Difesa e la pace nel mondo” con Jens Stoltenberg, segretario generale
della Nato.
Rischiamo di
vivere in mondi autonomi che non riescono a confrontarsi. Eppure davanti ad un
mondo in fiamme non si può restare vincolati al dovere della cortesia e all’indifferenza.
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