mercoledì 4 novembre 2020

4 novembre, una pericolosa rimozione

 

Si rimane sorpresi, ascoltando gli interventi alla Camera dei Deputati del 4 novembre2020, della persistente retorica sabauda che circonda questo anniversario legato ad una guerra orrenda che aprì le porte alla tragedia del fascismo.

 


Non si comprende neanche la persistenza delle istituzioni democratiche, al suono della marcetta del 24 maggio, nei riti paganeggianti al tempio del Vittoriano dove è stato sepolto un povero cristo mandato al macello da una classe dirigente irresponsabile fomentata dagli industriali dello sterminio. 

Il simbolo del milite ignoto è una invenzione di Giulio Douhet, cioè il teorico dell’uso terroristico della guerra dall’aria con i bombardamenti sistematici sulla popolazione civile.

Se non affrontiamo queste rimozioni profonde siamo costretti a ripetere gli stessi errori. È inconcepibile considerare le forze armate della Repubblica senza il riferimento alla Costituzione democratica del 1948 e il  ripudio” della guerra che impone di non obbedire ad ordini ingiusti.

 

 

 

 

 

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